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  • Immagine del redattoreDr. Carlo Rando

Analisi infezioni genitali maschili a Milano


Le infezioni genitali, latenti o manifeste, sono causa di disfunzioni sessuali.
Virus, batteri, funghi nella via genitale possono dare problemi

Le infezioni genitali maschili possono essere causate da diversi agenti patogeni: batteri, virus e funghi.

Possono riguardare una o più componenti genitali: il pene o meglio il glande e il prepuzio, l’uretra, la prostata, i testicoli.


L’ingresso delle infezioni genitali può essere l’uretra con risalita alla prostata e ai testicoli, per trasferimento dall’ano/retto attraverso la via linfo-ematica, più raramente per via ematica generale.


Il quadro clinico delle infezioni genitali dipende dal grado di reazione infiammatoria dell’organismo e dalla capacità di replicazione del microrganismo, fatti che sono legati alle condizioni ambientali e allo stato di salute complessivo.


Si possono avere infezioni genitali quasi senza sintomi o con sintomi di variabile intensità, anche molto consistenti, quali bruciore, dolore, emissioni di secrezioni di vario tipo, gonfiore e congestione.

Alcune infezioni genitali prolungate nel tempo possono indurre stati infiammatori persistenti e disfunzioni degli organi genitali, anche dopo aver eliminato il microrganismo, con conseguenze sulla fertilità, sul controllo dell’ejaculazione, sulla capacità erettile.


Tra le infezioni genitali più frequenti ricordiamo le seguenti:

  • il gonococco che induce una discreta o consistente emissione di pus associata a bruciore minzionale;

  • il treponema pallido che induce una ulcera nel punto di ingresso e gonfiore dei linfonodi inguinali (sifilide primaria); talvolta sono lesioni non visibili perché coperte o per assunzione di antibiotici e così evolve nella forma diffusa (sifilide secondaria);

  • il papilloma virus (HPV) che può indurre la replicazione di gruppi di cellule costituenti i condilomi o papillomi, la trasformazione delle cellule in forme tumorali maligne; penetrando e replicando nella via seminale può aderire agli spermatozoi con perdita della capacità fertile;

  • il herpes virus (HSV) che induce lesioni a bollicine, anche molto fastidiose, connesse alla rete dei nervi lungo i quali trova “casa” e che sono la sede della sua permanenza;

  • la candida albicans, che tende a crescere solo in condizioni di basse difese, di ambienti caldo/umidi e a bassa acidità, quale può essere il glande coperto dal prepuzio, dando luogo a patine di materiale biancastro e a volte maleodorante con senso di bruciore da irritazione locale.

La diagnosi delle infezioni genitali maschili si esegue con i prelievi (urine, secreto prostatico estratto, sperma, secreti emessi, tampone da contatto) per la coltura o per la PCR o l’esame microscopico o i test immunometrici o per la determinazione degli anticorpi nel sangue; per alcune lesioni è importante lesame citologico o istologico.


Il trattamento dipende dalla causa specifica dell'infezione e può includere l'assunzione di antibiotici, antivirali o antifungini, o l'utilizzo di farmaci ed integratori per alleviare i sintomi o riequilibrare le cause facilitanti le infezioni genitali; per alcune infezioni è disponibile il vaccino.


Per le problematiche da infezioni genitali maschili (diagnosi, terapia e trattamento delle conseguenze) a Milano è possibile rivolgersi allo studio del Prof. Dr. Carlo Rando, in viale Monza a Milano.

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