top of page
08.jpg

I testicoli, il funicolo spermatico, lo scroto

I testicoli

I testicoli sono gli organi deputati alla produzione degli spermatozoi ed alla secrezione dell'ormone maschile (androgenico) detto testosterone.

 Le due funzioni sono svolte da due componenti intercalate tra loro, ma ben separate e che non hanno effetti diretti tra loro. La produzione degli spermatozoi è effettuata dai tubuli seminiferi contenuti nella componente ovoidale del testicolo detta didimo (fig. 10) (fig. 11), mentre la loro prima selezione è effettuata dalla componente oblunga situata sopra e dietro il testicolo detta epididimo (fig. 13) e che contiene la rete di convergenza dei tubuli seminiferi (fig. 9).

​

 

​
 

Didimo

La produzione e secrezione del testosterone è effettuata da gruppi di cellule interposte tra i tubuli seminiferi e dette cellule di Leydig: la loro attività è regolata in via principale dall'ormone prodotto dall'ipofisi chiamato LH (ormone luteinizzante).

I tubuli seminiferi sono lunghi tubicini che terminano nella rete tubulare dell'epididimo attraverso una rete di convergenza; la loro parete principale è formata da cellule a forma di fiasco dette cellule di Sertoli che sono le responsabili della nutrizione e della guida alla maturazione degli spermatozoi, attività regolata in via principale dall'ormone prodotto dall'ipofisi chiamato FSH (ormone follicolostimolante). 

Didimo
Epididimo
07.jpg

Fig. 10 - Sezione del testicolo ingrandito a 20x

Fig. 11 - Sezione del testicolo ingrandito a 150x

Fig. 13 - Sezioni dell’epididimo ingrandite a 50x-500x

Fig. 9 - Schema della sezione del testicolo e dell’epididimo

Spermatozoi

 Intorno ad ogni cellula di Sertoli trovano posto in strati successivi, dalla base al vertice verso il centro del tubulo, le cellule germinali primarie ed immature dette spermatogoni che provvedono permanentemente attraverso la loro continua duplicazione al rifornimento degli spermatociti dello strato successivo, le cellule germinali secondarie e parzialmente mature dette spermatociti che per maturazione definitiva daranno luogo agli spermatozoi dello strato successivo, le cellule germinali terziarie mature dette spermatozoi (fig. 10) (fig. 11) (fig. 12

Fig. 12 - Sezione di un tubulo seminifero ingrandito a 300x

Lo spermatozoo è una cellula che possiede metà del patrimonio genetico trasmissibile costituito dal DNA, la coda necessaria alla sua propulsione, adeguata collocazione delle centrali energetiche mitocondriali presso il collo, il sacco di enzimi litici necessario alla penetrazione nell'uovo. Quando è maturo, ovvero la coda ha una capacità propulsiva sufficiente esso si stacca dalla cellula di Sertoli e nuotando in un velo liquido al centro del tubulo seminifero raggiunge la rete tubulare epididimale dove viene verificato il suo stato di integrità: tutto il processo di formazione richiede circa 70 giorni, mentre il tempo di sopravvivenza dal loro passaggio al dotto deferente è di circa 48 ore.

Dotto deferente

Fig. 14 - Sezioni del dotto deferente ingrandite a 20x-500x

Gli spermatozoi che passano il vaglio delle cellule di controllo dell'epididimo entrano nel dotto deferente (fig. 9) (fig. 14), il dotto che inizia al termine della coda dell'epidimo (la sua parte inferiore) proseguendo il tubulo di convergenza della rete epididimale: esso è parte del funicolo spermatico e consente agli spermatozoi di raggiungere, in parte per moto proprio ma soprattutto spingendoli con la propulsione indotta dalla sua forte muscolatura liscia, l'uretra prostatica attraverso il dotto ejaculatore (fig. 16) dove si raccolgono e si mescolano al secreto prostatico e vescicolare in attesa di essere emessi con l'ejaculazione o di essere eliminati qualora invecchino troppo o muoiano per ragioni diverse.

Dotto ejaculatore

Fig. 16 - Dotti deferenti, dotti ejaculatori, vescicole seminali, prostata

Il funicolo spermatico

Il funicolo spermatico (fig. 15) è una sorta di cordone costituito dai vasi, dai nervi, dal dotto deferente e dal muscolo cremastere, connettendo così il testicolo al resto dell'organismo. I vasi sono costituiti dall'arteria spermatica (proveniente dalla arteria iliaca interna) che porta il sangue al testicolo, dalla rete venosa pampiniforme che poi converge nella vena spermatica (in parte connessa con il circuito venoso pelvico-iliaco interno ed in parte con la vena renale) che porta via il sangue dal testicolo, dalla rete linfatica che drena la linfa delle strutture testicolari (convergendo poi al plesso linfatico pelvico) e gestisce la reattività di difesa immunitaria del testicolo.

 

I nervi sono costituiti dalla rete di trasporto degli stimoli nervosi regolativi della funzione testicolare e vascolare (rete effettrice) e della percenzione sensoriale proveniente dal testicolo, dal funicolo e dalle strutture scrotali (rete sensoriale): tutti convergono al plesso nervoso pelvico e da questo alle radici nervose lombosacrali della colonna vertebrale. Il muscolo cremastere è costituito da fibre provenienti dal muscolo retto addominale e da fibre proprie del funicolo che hanno lo scopo di determinare la posizione del testicolo nello scroto e rispetto all'addome.

Funicolo spermatico

Fig. 15 - Funicolo spermatico

Lo scroto

Lo scroto (fig. 8) è una sacca della cute derivante dalla parte pubico-perineale addominale rivestita al suo interno da una lamina derivante dal peritoneo addominale detta tonaca vaginale ripartita in una componente dx ed una sx, ciascuna delle quali avvolge il rispettivo testicolo ed essendo responsabile dell'elevato grado di sensibilità e reattività scroto-testicolare; essa, oltre a proteggere il testicolo, producendo e riassorbendo un velo liquido garantisce che il testicolo possa moderatamente spostarsi all'interno dello scroto e che le pressioni moderate siano meglio ripartite; nella parte inferiore forma una piega che si connette al testicolo detta gubernaculum testis che mantiene il testicolo nella corretta posizione nello scroto.

 

La dimensione dello scroto è generalmente abbastanza proporzionale a quella dei testicoli anche se in una moderata percentuale di uomini può avere una marcata maggiore dimensione, pendendo così in modo più consistente.

 

La struttura muscolare sottocutanea dello scroto consente la sua espansione, in caso di incremento della temperatura con allontanamento dei testicoli dalla cavità addominale, o la sua retrazione, in caso di diminuzione della temperatura con avvicinamento dei testicoli alla cavità addominale: tale meccanismo garantisce la costanza della temperatura funzionale per i testicoli che deve essere di circa 1°C inferiore a quella addominale.


Lo scroto ed il funicolo spermatico con la loro muscolatura manifestano altresì una attività di retrazione che induce l'avvicinamento testicolare all'addome durante l'eccitazione sessuale con lo scopo di ridurre la distanza tra la sede di emissione degli spermatozoi (il testicolo) e la sede di preparazione dell'ejaculato (l'uretra prostatica).

lo scroto

Fig. 8 - Testicoli, epididimi e funicoli spermatici con evidenza delle diverse componenti

bottom of page