Il diabete è noto essere una disfunzione metabolica indotta dalla carenza di insulina (T1DM) o dalla insensibilità all’insulina (T2DM) ed interessa una sempre maggiore parte della popolazione con tutti gli effetti negativi che nel tempo si producono sulle funzioni dell’organismo e sulla qualità della vita.
Buona parte della popolazione è relativamente informata sugli aspetti cardio-vascolari, metabolici, renali, cerebrali del diabete, spesso indipendentemente dal livello di equilibrio mantenuto e dalla buona terapia.
Poca parte delle popolazione ha coscienza degli aspetti andrologici, ovvero di quanto il diabete, soprattutto la forma T2DM, influisce negativamente sulla funzione sessuale nel suo complesso ed in particolare sulla capacità fertile, sulla erezione, sul controllo dell’ejaculazione, sull’equilibrio dell’asse ipotalamo-ipofisi-testicoli.
L’editoriale di Andrology di febbraio 2023 (Andrology 2023;11:201-203), propone una rapida riflessione su tali temi come apertura dell’ampia analisi del problema svolta nell’intero numero. Di queste nelle news riportiamo i due articoli che riteniamo più significativi.
In particolare si punta l’attenzione su tre aspetti:
lo squilibrio del metabolismo e dell’ossidazione con i suoi effetti negativi sulla produzione del testosterone, ma anche viceversa
l’induzione dell’ipogonadismo per l’azione negativa sulla funzione testicolare e prostatica
l’alterazione della capacità erettile per la disfunzione della rete microvascolare e l’induzione della fibrosi cavernosa (M. di Peyronie)
l’alterazione della capacità fertile per l’azione negativa sulla funzione spermatogenica con la possibilità che la disfertilità sia un segnale di diabete (in particolare il T2DM).
Quindi il diabete non è solo una questione di GLUCOSIO ma anche di conseguenze importanti sulla funzione sessuale maschile… ovvero non riguarda solo il Diabetologo ma anche l’Andrologo, in particolare negli uomini giovani.
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