Nonostante i testicoli siano esterni al corpo, ma contenuti nel sacco scrotale, la loro sola valutazione clinica (ovvero la visita con la palpazione) non consente di porre in evidenza gli aspetti strutturali e vascolari.
Attualmente per svolgere una adeguata e corretta valutazione dei testicoli, per gli aspetti strutturali e vascolari, si possono eseguire due esami:
l’ecografia con o senza fase doppler
la risonanza magnetica con o senza contrasto
La risonanza magnetica non sempre ha maggiori vantaggi dell’ecografia e in ogni caso è un esame che va riservato alla seconda istanza per avere conferme sugli aspetti di dettaglio già rilevati in ecografia.
L’ecografia base, che impiega onde sonore ad alta frequenza il cui eco fornito dai tessuti colpiti viene analizzato da sofisticati software e trasformato in immagini, consente di definire diversi parametri fondamentali per comprendere la struttura di ciascun testicolo (didimo ed epididimo, funicolo spermatico, rete vascolare) e la loro dimensione.
Gli aspetti della struttura che l’ecografia base consente di valutare sono:
la forma, il diametro trasversale, la struttura di ciascun epididimo
la continuità e regolarità del dotto deferente
la forma, i 3 diametri e il volume, la struttura di ciascun didimo
l’assetto della rete vascolare e del sacco vaginale che avvolge ciascun testicolo
Ciò consente di verificare la normalità o la presenza di alterazioni tra cui le cisti, i residui embrionari, i noduli solidi o semisolidi, le calcificazioni, la alterata distribuzione e consistenza dei tubuli seminiferi.
L’ecografia in fase doppler, che è sempre meglio sia associata all’ecografia base, consente di valutare i flussi nei vasi spermatici e intratesticolari.
Gli aspetti vascolari che l’ecografia doppler consente di valutare sono:
la regolarità o irregolarità dei vasi arteriosi e venosi del funicolo
il deficit di afflusso di sangue arterioso con i quadri di ischemia (importante nei sospetti di torsione)
il reflusso di sangue nella rete venosa e il suo grado di dilatazione (importante per la definizione del varicocele)
la rete vascolare intraparenchimale con i suoi flussi (importante per completare il quadro di ischemia o di varicocele, per i sospetti dei noduli tumorali)
L’ecografia completa (base e doppler), svolta con molta attenzione, può richiedere circa 30 minuti e viene svolta o in uno studio o reparto radiologico o in molti studi privati andrologici.
L’ecografia completa (base e doppler), può essere eseguita da un radiologo, ma è decisamente meglio che venga eseguita da un andrologo che può contestualmente riferirla al dettaglio del quadro clinico.
Due nuove metodiche possono essere applicate in seconda istanza all’ecografia testicolare:
l’elastosonografia in cui un apposito software analizza l’eco delle onde sonografiche in ragione della flessibilità delle strutture di una area di interesse che non sia stato possibile definire, esercitando una forza calibrata su tale area
l’ecografia con contrasto endovenoso (CEUS) che analizza i dettagli della vascolarizzazione di un’area di interesse in cui transitano le microbolle del contrasto e che hanno una specifica eco alle onde ultrasonore.
Sono due esami che richiedono molta esperienza interpretativa e che sono indicate solo in presenza di significativi dubbi relativi alla lesione del tessuto testicolare analizzata. Non sempre sono realmente utili nel fornire maggiori informazioni di valore decisionale clinico, anche rispetto alla risonanza magnetica.
Per svolgere l’ecografia completa (base e doppler) dei testicoli a Milano contatta lo studio del Prof. Dr. Rando, in viale Monza a Milano.
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