La morfologia (forma) del pene è molto variabile nei diversi soggetti, cosicché può andare dalla forma cilindroide rettilinea alla forma cilindroide curva, con curvature semplici (monodirezionali) o composte (bidirezionali).
Non esiste una prevalenza tipica di qualche etnia o popolazione, per quanto la forma più frequente sia quella rettilinea e leggermente curvata dorsalmente (verso il ventre) e che rappresenta la forma più idonea alla penetrazione.
Per il resto il pene curvo è tale o per minore estensibilità di una porzione della tonaca albuginea che contiene i corpi cavernosi o per minore sviluppo di una porzione dei o di uno dei due corpi cavernosi. Si genera così un pene curvo con una curvatura più o meno accentuata e più o meno combinata.
Sono in generale tutte condizioni congenite che tuttavia si rivelano solo alla pubertà con lo sviluppo del pene. Possono non dare alcun problema, neanche estetico, ove la curvatura non superi i 25° rispetto all’asse mediano. Possono dare problemi anche molto importanti, sia estetici che nella gestione sessuale, ove la curvatura superi anche di molto i 25° (di solito non oltre i 90°) rispetto all’asse mediano.
Le curvature congenite tendono ad interessare maggiormente, per evidenti ragioni, i peni di maggiori dimensioni.
Il pene curvo con maggiori problemi gestionali è quello con la curvatura ventrale (verso lo scroto). Talvolta la curvatura ventrale è associata a vari gradi di ipospadia (apertura dell’uretra prossimale al glande) e in tali casi allora interessa anche peni di minori dimensioni.
Il pene curvo con l’ipospadia in generale viene risolto con la correzione dell’ipospadia, ma talvolta si corregge l’ipospadia nell’infanzia senza preoccuparsi del probabile sviluppo curvo alla pubertà.
Il trattamento del pene curvo solitamente non viene preso in considerazione per curvature inferiori ai 15° rispetto all’asse mediano, per quanto sia la condizione di più facile soluzione, perché ha solo un valore estetico; tuttavia è sempre possibile applicare la terapia.
Il trattamento del pene curvo per curvature tra i 15° e i 35° rispetto all’asse mediano può essere eseguito sia per via meccanico-farmacologica (come per il trattamento delle dimensioni del pene) sia per via chirurgica con accorciamento del lato convesso o con allungamento del lato concavo, a volte con combinazione di entrambi.
Il trattamento del pene curvo per curvature superiori ai 35° rispetto all’asse mediano richiede sempre la via chirurgica prima citata, spesso combinata, e un successivo trattamento farmaco-meccanico di consolidamento.
Nelle curvature ventrali molto accentuate è spesso necessario incrementare anche la lunghezza dell’uretra con specifico intervento di plastica ricostruttiva.
In tutti i casi in cui il trattamento del pene curvo avvenga per via chirurgica agendo solo sul lato convesso si ha una riduzione della lunghezza che tuttavia può essere recuperata successivamente con il trattamento per le dimensioni del pene farmaco-meccanico.
Per la valutazione clinica del pene curvo e per la terapia è possibile rivolgersi allo studio del Prof. Dr. Carlo Rando, in viale Monza a Milano.
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