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Immagine del redattoreDr. Carlo Rando

Varicocele - diagnosi e cura a Milano


La valutazione ecodoppler consente di definire il varicocele e il suo stato.
Il varicocele: la valutazione ecodoppler sempre bilaterale

Il varicocele è una condizione in cui le vene che drenano il sangue dai testicoli perdono parte della loro capacità di riportare nel circolo generale il sangue tramite la vena spermatica di sx e di dx.


Le vene testicolari possono essere coinvolte in patologie e disfunzioni

  • della loro parete interna (l’endotelio) cosicché riducono la capacità di contenimento

  • delle pieghe valvolari (valvole a nido di rondine) che perdono la capacità di frazionare la colonna di sangue e di impedire il reflusso del sangue.

A seguito di ciò le vene testicolari si dilatano ed allungano progressivamente rallentando il deflusso e il conseguente drenaggio del sangue.


Il varicocele nella maggior parte dei casi si sviluppa prevalentemente a sx, ma spesso è bilaterale, raramente solo a dx. Ciò accade perché la vena spermatica sx è più lunga e più verticale e quindi in essa grava un maggiore retroflusso per una o entrambe le ragioni dette.


In generale il varicocele interessa gli adolescenti e gli uomini giovani in quanto il carico di deflusso del sangue aumenta notevolmente con la pubertà e con la funzione sessuale attiva.

Per il realizzarsi di condizioni di aumento della pressione addominale (disfunzioni intestinali, congestioni infiammatorie pelvico-prostatiche, tumori addominali) il varicocele può costituirsi e svilupparsi anche in età maggiori.


Il retroflusso generato dal varicocele comporta uno stato di sofferenza dei testicoli e dell’area pelvico-prostatica poiché aumenta l’accumulo dei fattori rilasciati dai testicoli (i rifiuti del metabolismo, i prodotti ossidati, le citochine infiammatorie e regolative, gli ormoni) e tende a tenere una maggiore temperatura.

L’effetto di una tale situazione, soprattutto protratta nel tempo, è quello di far

  • ridurre la capacità fertile del testicolo per alterazione della linea germinale testicolare

  • aumentare lo stimolo androgenico e infiammatorio alla prostata con induzione del rischio di aumento della proliferazione benigna (IPB) o maligna (cancro), anche se molto avanti negli anni.


La diagnosi del varicocele, con la determinazione della sua consistenza, deve essere fatta sempre il più precocemente possibile per evitare che evolva nelle forme di grado e sofferenza maggiori.


Il varicocele richiede la attenta valutazione del plesso venoso contenuto nello scroto, posizionato sopra e dietro i testicoli, sia sdraiati che in piedi e sotto sforzo (test di Valsalva)

  • in prima battuta tramite la palpazione definendone l’entità clinica divisa in tre gradi

  • in seconda battuta tramite l’ecografia doppler scroto-testicolare definendone l’entità ecografica divisa in cinque gradi


Inoltre va sempre associato lo stato strutturale e funzionale dei testicoli e della condizione pelvico-prostatica e, ove altri dati supportino il sospetto, vanno valutate le eventuali condizioni extragenitali.


Negli studi degli ultimi anni ed ancora recentemente è stato associato il varicocele di medio-alto grado a condizioni cardio-vascolari più generali, indipendentemente dall’età.

Tale fatto pone in evidenza che la presenza del varicocele non debba più solo essere valutata solo ai fini procreativi, come spesso purtroppo accade.


Il varicocele deve sempre essere trattato e risolto nel più breve tempo possibile in associazione alle altre disfunzioni rilevate, per ridurre il rischio di irrecuperabilità.


Il trattamento del varicocele oggi si basa su due principali e prevalenti metodologie:

  • la scleroterapia delle sole due vene spermatiche per il primo e secondo grado ecografico, estesa alle principali collaterali per il terzo e a volte il quarto grado ecografico

  • la legatura e sezione subinguinale delle sole due vene spermatiche per il primo e secondo grado ecografico, estesa alle principali collaterali per i successivi gradi ecografici

Qualora sussista un significativo associato idrocele e/o le vene dilatate ed allungate (tortuose) siano consistenti, va valutato l’accesso trans-scrotale che consente una più efficace riduzione del pacchetto venoso e la soluzione dell’idrocele.


Il trattamento del varicocele richiede un tempo di riposo fisico generale di circa una settimana per le forme moderate e di almeno 2-3 settimane per le forme maggiori; un tempo di “riposo sessuale” di 30-60 giorni.

E’ sempre opportuno aiutare il sistema al recupero con un supporto adeguato vasoprotettivo e anti-ossidante da proseguire per almeno 6 mesi.


La verifica funzionale e strutturale testicolare va svolta a 6-8 mesi dall’intervento sia per via ecografica doppler che con l’analisi spermatica completa.


Per svolgere la diagnosi e ia terapia del varicocele e delle disfunzioni connesse genitali e generali a Milano contatta lo studio del Prof. Dr. Rando, in viale Monza a Milano.

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